Buon Tiramisù Day a tutti
Tiramisù, croce e delizia dei dolci al cucchiaio di italica provenienza, il dolce più copiato e reinventato al mondo. Io vi propongo la collaudatissima ricetta originale del tiramisù con uova pastorizzate. E vi assicuro che non la abbandonerete più!
Oggi, dopo anni trascorsi in una tanto beata quanto piacevole ignoranza, mi sono piombate addosso due rivelazione di enorme portata che andrò subito a condividere con voi.
La prima è che il 21 marzo non coincide più con l’inizio della Primavera: a quanto pare, per motivi di carattere astronomico, quest’anno la Primavera è iniziata il 20 e in futuro le cose andranno anche peggio, finendo addirittura a insidiare la nostrana festa del papà.
Per una come me, assolutamente ostile ai cambiamenti, questa cosa è dura da digerire.
A parziale consolazione, arriva però la seconda rivelazione: il 21 marzo è il Tiramisù Day. Che sia quello classico di origini venete, o una versione più sperimentale, bando alle ciance e via con la produzione di chili di tiramisù.
Io ho scelto di prepararlo in versione classica, con pochi ma ottimi ingredienti, prendendo spunto per la crema dalla collaudatissima e buonissima ricetta della crema di Montersino con uova pastorizzate.
Pronti? Via! E Buon Tiramisù Day a tutti!
Ingredienti per una teglia di tiramisù classico per 8-10 persone
Per la crema tiramisù
- 60 g di tuorli d’uovo (3 uova grandi)
- 115 g di zucchero semolato
- 30 g di acqua
- 1/2 dei semi di una bacca di vaniglia
- 250 g di mascarpone
- 200 g di panna da montare UHT fredda
Per il tiramisù
- 250 g di savoiardi freschi
- 200 g di caffè amaro (circa 4 tazzine)
- 30 g di cacao amaro
Preparazione
Fase I: la crema tiramisù con uova pastorizzate
Versate l’acqua in un pentolino, aggiungete lo zucchero, mescolate bene con una frusta e portate lentamente a ebollizione.
Nel frattempo, montate leggermente i tuorli con la polpa della vaniglia.
Una volta raggiunta la temperatura di 121°C (eh sì, per questo passaggio meglio armarsi di termometro da liquidi), versate a filo lo sciroppo nella ciotola dei tuorli e montate per 8-10 minuti alla massima velocità fino a quando otterrete una crema chiara, spumosa e il composto si sarà raffreddato del tutto.
Se non avete il termometro per i liquidi, fate bollire per circa 2 minuti fino a quando il composto inizierà a fare delle bolle grandi e dense.
In un’altra ciotola, lavorate il mascarpone a crema con un cucchiaio di legno e mettete da parte. Nel frattempo montate la panna UHT fermissima e unitela al mascarpone con movimenti delicati dal basso verso l’alto.
Con movimenti delicati e sempre dal basso verso l’alto, unite la crema appena realizzata al composto di uova e zucchero e mettete a riposare in frigorifero senza coperchio fino all’utilizzo.
Fase II: il tiramisù
Preparate 200 g di caffè amaro, versatelo in una ciotola bassa e larga e lasciatelo raffreddare. Mettete quindi in frigo.
Nel frattempo, tirate fuori i savoiardi per procedere all’assemblaggio del vostro tiramisù.
Se siete degli eroi, i savoiardi perfetti per il tiramisù li potete fare in casa. In alternativa, andate di savoiardi confezionati: non è la stessa cosa, ma si fa quel che si può.
Prendete una teglia e partite con l’assemblaggio alternando:
uno strato di biscotti savoiardi leggermente inzuppati nel caffè
uno strato abbondante di crema tiramisù
una spolverizzata di cacao amaro
e continuate così per altri due giri, concludendo con uno strato finale di biscotti inzuppati.
Tra un passaggio e l’altro mettete la crema a riposare in frigorifero.
Per l’ultimissimo giro di crema decorate il vostro tiramisù riempiendo una sac-à-poche – beccuccio Wilton 1A – con la crema tiramisù e fate tante cupolette oppure, più semplicemente, spalmate una dose di crema ben livellata.
Mettete in frigorifero a riposare per almeno quattro ore, meglio se per tutta la notte.
Il tiramisù infatti diventa più buono il giorno dopo, quando i biscotti avranno raggiunto il giusto grado di umidità.
Trascorso il periodo di riposo in frigorifero, spolverizzate abbondantemente anche la superficie con il cacao amaro, armatevi di cucchiaio e rimandate a domani i buoni propositi dietetici.
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